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FAQ: AVVOCATO – PARTE I

1. NEL MIO CASO, DOVREI CONSULTARE UN AVVOCATO?

Le questioni legali possono sorgere fondamentalmente in ogni ambito della vita. La densità delle normative è in costante aumento e le questioni diventano sempre più complesse. La consultazione di un avvocato è utile in tutti quei casi in cui è richiesta una solida conoscenza giuridica. Questo sarà il caso, ad esempio, degli accordi contrattuali, delle questioni notarili e di certificazione e della rappresentanza in tribunale. Tuttavia, può anche essere utile richiedere una consulenza legale anche per problemi all’apparenza di poco conto.

Il coinvolgimento di un avvocato può essere utile, non da ultimo, nella fase precedente un processo, in quanto in tal modo è spesso possibile evitare una causa (consulenza preventiva). Il contatto tempestivo e la consulenza legale possono quindi avere anche vantaggi finanziari e - tenendo conto del peso psicologico di una causa legale - possono anche risparmiare un notevole stress alle persone coinvolte.

Se tuttavia non siete sicuri del coinvolgimento di un avvocato, è sempre consigliabile contattare uno studio legale e chiedere almeno per telefono se ha senso fissare un appuntamento. Durante la consultazione iniziale diverrà poi chiaro se, nel vostro caso, una consulenza legale o una rappresentanza sono necessarie o meno. Se la controparte si è rivolta ad un avvocato, quella di ricorrere ad un legale può rivelarsi una decisione quasi obbligata, in modo che entrambe le parti possano fronteggiarsi ad armi pari.

2. COME TROVO L’AVVOCATO GIUSTO?

Di norma, la ricerca si limiterà ad un ambito specifico del diritto, di cui si vuole trovare uno specialista. Oltre agli aspetti tecnici, è possibile che si debba tener conto anche di aspetti pratici, poiché non sembra ragionevole assumere un avvocato che si trova a diverse ore di viaggio da dove ci si trova. L’idea di fondo, è che il colloquio iniziale e gli eventuali incontri successivi possono idealmente essere condotti di persona. A questo proposito, un avvocato il cui studio si trovi vicino al luogo di residenza è una buona scelta. Infine, ma non meno importante, riveste un ruolo anche il feeling personale.

3. COME SI SVOLGE IL PRIMO COLLOQUIO?

Prima di tutto, è importante che vi prepariate bene per il colloquio e raccogliete i documenti in anticipo. L’avvocato potrà avere un quadro della situazione solo se gli verranno fornite tutte le informazioni e potrà visionare i documenti pertinenti. Di ciò fa parte anche un quadro generale trasparente della vostra situazione. Inoltre, dovreste anche considerare in anticipo le domande che vorreste porre all’avvocato.

Di norma, l’incontro iniziale è decisivo per l’accettazione o il rifiuto di un mandato. Va ricordato che un avvocato non è in alcun modo obbligato ad accettare il suo mandato. Ad esempio, un avvocato che non ha la capacità temporale, le conoscenze specifiche richieste o l’esperienza necessaria allo svolgimento del lavoro, di solito, nel rispetto del proprio dovere di diligenza, rifiuta il mandato.

Poiché l’intero lavoro legale è svolto unicamente dietro compenso, anche la consulenza iniziale richiede un pagamento. Si segnala inoltre, che in alcuni casi è richiesto il pagamento di un anticipo affinché vengano svolte ulteriori attività.